Una Nuova Sicilia Per Un Nuovo Turismo

Il Mercato è cambiato e la Sicilia è pronta

Affacciamoci sul panorama che offre il mercato del Turismo mondiale in questi anni. Ciò che salta agli occhi è l‘enorme balzo in avanti fatto dal turismo in ingresso in Sicilia. Le statistiche più aggiornate parlano di una triplicazione del flusso di turisti provenienti da paesi stranieri. Alcuni esempi: la Russia (+300%), il Belgio (+271%), il Portogallo e tutti i Paesi del Nord Europa (dati ANSA 2017).
La tendenza positiva investe tutti gli aspetti del settore turistico (ricettività, enogastronomia, intrattenimento ecc.). I titoli che gridano dalle pagine dei portali turistici parlano di “boom di presenze”, “boom di passeggeri”, “anno d’oro”, “crescita inarrestabile” (fonte Travel No Stop).

Come afferma l’assessore al turismo Barbagallo, il brand Sicilia è tra i più noti sul mercato turistico (fonte GdS). Grande è l’interesse, anche se l’offerta mostra ancora poco slancio.
Ma non tutta la Sicilia cresce in modo uniforme. Il turismo nazionale e extranazionale si sposta infatti dalle classiche mete dello storico Tour di Sicilia (Palermo, Taormina, Valle dei Templi, Siracusa…) a favore di una Sicilia meno nota. E’ il momento magico della provincia!

Qual è la nuova frontiera del turismo in Sicilia?

Il movimento di interesse verso il turismo “dolce” o turismo “lento” o “sostenibile” o ancora “alternativo” ha natura globale e cresce ormai da anni. Il moderno consumatore dell’offerta turistica è ghiotto di esperienze, emozioni, scoperte sempre nuove e insolite. Meno hotel a 5 stelle e più agriturismi di fascia alta. Meno visite guidate ai monumenti più famosi, che vengono sostituite da esperienze a contatto con la natura. La vita contadina la fa da padrona, con lezioni di cucina tradizionale o di artigianato rurale.

In quest’ottica la Sicilia ha ovviamente tanto da offrire. E un altro dato che ci aiuta a capire quali saranno le prossime mete da presidiare turisticamente è di certo il numero degli arrivi in Sicilia, divisi per provincia. In questa classifica le province meno toccate finora dal turismo mainstream sono Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Enna (fonte Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo – Osservatorio Turistico – elaborazione su dati ISTAT).

La nuova proposta turistica: esperienziale, personalizzabile, dinamica

Date queste premesse crediamo fortemente che un’offerta turistica al passo coi tempi vada studiata in maniera diametralmente opposta a quella di qualche anno fa.

Nel pianificare il progetto Agris Itinere abbiamo quindi voluto porre l’accento sulla principale caratteristica della provincia siciliana: l’agricoltura.

Pur nella sua totale elasticità, abbiamo individuato in Agris Itinere 6 principali pacchetti di viaggio. Questi pacchetti sono collegati ai 6 principali periodi di raccolta:

• vendemmia (Tour Vinalia)
• mietitura del grano (Tour Andiam A Mietere Il Grano)
• mandorle (Tour Ciuri Di Mennula)
• olive (Tour Frantoio)
• arance (Tour Agrumi di Sicilia)
• ortaggi e verdure varie (Tour Georgica).

Un’offerta strutturata in questo modo, copre tutto l’anno ed è un passo avanti verso la destagionalizzazione del turismo in Sicilia.

L’area geografica toccata da Agris Itinere è principalmente quella della Sicilia centro-meridionale, ma non solo. Sono previste infatti incursioni in tutte le province siciliane, e in particolar modo nel territorio di Enna, Catania, Caltanissetta e Ragusa.

La sola provincia di Agrigento porta con sé un bagaglio di tesori che va molto oltre la conosciutissima Valle dei Templi. Parliamo del barocco misconosciuto di Naro, il patrimonio monumentale e artigianale di Palma di Montechiaro. Senza trascurare l’arte contemporanea di Favara e le grandi cantine vitivinicole di Campobello di Licata. Poco lontani i mosaici di Piazza Armerina, le ceramiche di Caltagirone, ma anche il piccolo Borgo Santa Rita, che ha puntato tutto sul recupero dei grani antichi siciliani. Assaggeremo il pane e le paste di Maurizio Spinello e visiteremo il Micromuseo Immateriale del Grano e del Pane.

Altra chicca: a Campobello, paesino agricolo dell’entroterra agrigentino, avremo modo di visitare anche una piccola azienda casearia. La specialità di questo caseificio è che con i suoi formaggi unici e prelibatissimi contribuisce alla salvaguardia della cosiddetta capra girgentana.

Inoltre, proprio per venire incontro alla rinnovata richiesta di turismo alternativo, molto valore avranno le esperienze “Junta”. Tra sagre, feste di paese, cooking-class e show-cooking di cucina tradizionale, incontri con cantastorie, lezioni di dialetto siciliano e incursioni nei mercati rionali. Porteremo il viaggiatore fin dentro il cuore della cultura di questa terra, divertendolo e emozionandolo in modo sempre originale.

La ricettività, i mezzi, le risorse in gioco

Qualunque sia il periodo dell’anno scelto dal turista e qualunque sia l’esperienza Agris Itinere da fargli vivere, egli verrà sempre accolto in strutture di primo livello. Hotel e relais selezionati, che siano il giusto mezzo tra il comfort e la ruralità siciliana.

Così come ogni spostamento sarà veicolato dai mezzi della flotta GT del nostro partner Ibla Tour, guidati da autisti preparati all’accoglienza, parlanti inglese. Inoltre ad ogni tappa del tour guide e accompagnatori esperti del territorio e della sua storia introdurranno le persone negli aspetti più nascosti di questa terra.

Il nostro asso nella manica: la comunicazione

La cura per la presentazione del prodotto turistico e la comunicazione on-line e off-line sono due pilastri di Agris Itinere. Il motivo è semplice: al giorno d’oggi ciascun turista è un potentissimo amplificatore pubblicitario. Egli attraverso recensioni positive e resoconti dettagliati (foto, video) sui social network è il migliore testimonial di sempre. Ora più che mai la soddisfazione del singolo è garanzia di un aumento esponenziale delle vendite, dando il via ad un circuito virtuoso per tutti noi.

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